giovedì, luglio 24

A Emi
la morte non è niente , io sono andato nella stanca accanto.
io sono io. voi siete voi
ciò che ero per voi lo sono sempre.
datemi il nome che mi avete sempre dato
parlatemi come mi avete sempre parlato
non usate un tono diverso
non abbiate un'aria solenne o triste
continuate a ridere di ciò che ci faceva ridere insieme
sorridete, pensate a me, pregate per me
che il mio nome sia pronunciato in casa mia come lo è sempre stato,
senza alcuna enfasi, senza alcuna ombra di tristezza
la vita ha il significato di sempre
il filo non è spezzato
perchè dovrei essere fuori dai vostri pensieri??
semplicemente perchè sono fuori dalla vostra vita??
io non sono lontano, sono solo dall'altro lato del cammino...

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao,
ho letto il tuo post su Emiliano,
bhe anche io ero un suo amico,
e condivido con te la mancanza di questo tesoro...
Sai dov'era in quella foto?a Juan les Pins con gli amici..tu come fai ad averla?
Sei forse Nadia?...suggerito da un caro Amico.

Ciao
Davide

Anonimo ha detto...

CERTO CHE SONO LA NADIA..SAI MI MANCA COME L'ARIA...
UFFA...OGNI VOLTA CHE VADO AL CIMITERO HO VOGLIA DI SCAVARE LA TOMBA PER RIABBRACCIARLO PER L'ULTIMA VOLTA...
SAI CHE UN ANNO FA OGGI ERA AL MIO MATRIMONIO...
MI MANCA..
CIAO NADIA

Anonimo ha detto...

Manca molto anche a me Nadia,pensa l'ultima volta che ci siamo visti è stata proprio la sera prima del tuo matrimonio sotto casa sua, poi lui sarebbe partito prima per Rimini, poi Sicilia e io invece per la Grecia..ricordo come se fosse ieri, ci siamo salutati dicendoci:" Allora ci vediamo tra un mese.."

Davide

Anonimo ha detto...

non dirlo a me che gli ho detto hei quando torno dal canada andiamo a bere una birra che mi doveva raccontare l'appuntamento che gli avevo organizzato con una mia amica...
uffa...e invece ero lontana quando è successo e pensa quel giorno in canada cercavo il telefono per mandargli un messaggio ed era tutto il giorno che a mio marito dicevo devo scrivere all'emi per sapere com'è andata con la simo
....
il telefono l'ho ritrovato due giorni dopo...
mi manca...

figlio ha detto...

Siamo stati compagni di banco per 8 anni. 8 lunghi e divertentissimi anni, alla fine dei quali abbiamo perso uno dei nostri più cari amici, Fratz, anche lui in sella alla Ducati. E Geppetto (sì, così lo chiamavamo a scuola) era talmente turbato che vendette il suo Husqvarna chiedendomi di portarglielo io alla concessionaria che lo ritirava. Non ne voleva sapere di risalire in moto. Ancora non mi capacito del perchè abbia ricomprato la moto. Qualcuno mi dice che i suoi amici motociclisti insistevano...e lui per non sentirsi "sfigato" è ritornato in sella. Geppetto non era un buon motociclista, non lo era mai stato, non doveva tornare in moto e so che non l'avrebbe mai fatto (tantomeno su una Ducati) se non fosse stato spinto a farlo da chi diceva di essere suo amico ed invece non lo conosceva e non ha vissuto con lui ciò che è successo quella maledetta estate del 94.
L'ultimo suo SMS recita: "stavolta non posso venire ma alla prossima partitella contami". Peccato che prima della "prossima partitella" abbia deciso di salire in sella alla Ducati, nonostante quel giorno non volesse partire...forse era maggiore la voglia di non essere sfigato, che l'amore per se stesso.